E’ grazie al lavoro del traduttore che possiamo apprezzare i film preferiti nella nostra lingua, ed è proprio di questa professione che abbiamo avuto modo di discutere il 6 giugno scorso con il prof. David Mark Katan, docente di Traduzione presso il Corso di Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica (Department of Humanities) all’Università del Salento.
Il professore, che ha incontrato le classi Cambridge di entrambe le sedi, ha mostrato in maniera coinvolgente e originale il ruolo importante che gioca la traduzione in tutti i campi della vita quotidiana, per esempio nei dispositivi che gli studenti sono più soliti utilizzare, come il cellulare.
Un confronto tra i traduttori del passato e quelli del presente ha dimostrato come questa professione abbia subito un cambiamento radicale nel corso della storia. Mentre molti secoli fa veniva condannata come eretica dalla Chiesa, negli ultimi anni è stata ufficialmente riconosciuta e consente di accedere a una vasta scelta di documenti e letture straniere nella nostra lingua.
Ci sono, inoltre, delle ottime prospettive di lavoro per chi acquisisce competenze elevate nel settore e dai sondaggi emerge che coloro che intraprendono questa strada sono generalmente molto soddisfatti della loro professione.
Certamente i traduttori del passato sarebbero ben felici di vedere i nostri programmi televisivi o di leggere gli innumerevoli libri di autori stranieri che al giorno d’oggi vengono tradotti in italiano.
Dunque, la prossima volta in cui guarderemo la nostra serie preferita o leggeremo un libro, pensiamo al lavoro, spesso sottovalutato, del traduttore e ricordiamoci che chi esercita questa professione fino a qualche secolo fa avrebbe rischiato di essere bruciato vivo sul rogo!